Ostriche   Leave a comment

Alexandria, quelle le abbiamo mangiate

Pubblicato dicembre 15, 2009 da Life in Maryland in Pensieri sparsi

Episodio carino   6 comments

Qualche tempo fa sono andata a visitare Alexandria con la mia amica C.  Alexandria e’ una cittadina sul Potomac con un centro storico carino. Io e C. siamo entrate in un negozio di gioielli di ambra molto belli e stavamo guardando l’esposizione quando ci siamo rese conto che la commessa, che stava al telefono, parlava italiano..e non solo, stava discutendo di fatti molto privati. Imbarazzate, volevamo uscire, poi abbiamo fatto cenno alla commessa e a gesti le abbiamo detto che eravamo italiane,  lei e’ diventata tutta rossa poi ha detto la telefono: “mamma, ti richiamo piu’ tardi” e ci siamo messe e parlare. Mi capita spesso di incontrare casualmente italiani che vivono qui, quest’estate, per esempio, allo zoo di Washington mi sono trovata spalla a spalla a guardare gli elefanti con una italiana, sposata con un americano, con un bimbo di 4 anni (allora) proprio come me….sono incontri brevi, qualche parola e basta, ma e’ cosi’ rilassante parlare italiano con un adulto!

Pubblicato dicembre 5, 2009 da Life in Maryland in Pensieri sparsi

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Niente, sto solo aspettando che arrivino gli amici di A. per giocare e ho deciso di scrivere cosi’ solo per sbloccarmi, sperando di ricominciare a mettere tutte le cose che mi succedono qui sul blog. E intanto che aspetto….chissa’ dove andremo a stare l’estate prossima, e’ un pensiero costante nella mia mente, sono preoccupata, ma anche curiosa e non vedo l’ora di incominciare a cercare casa. Dovro’ cambiare il nome del blog?

Pubblicato dicembre 3, 2009 da Life in Maryland in Pensieri sparsi

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E’ tanto che non scrivo, a chi me ne ha chiesto la ragione ho spiegato che forse ho perso l’ispirazione, oppure, piu’ probabilmente, che il processo di assuefazione e’ talmente avanzato che non noto piu’ le differenze e cosi’ la mia vita in suburbia e’ diventata semplicemente vita in periferia….deve essere cosi’ perche’ l’ho fatto: ho comprato un tuta di ciniglia! Non e’ ne’ rosina, ne’ azzurrina, e’ nera, ma oggi quando l’ho messa e mi sono guardata allo specchio mi sono detta: “le’, sei diventata come tua cognata!”

Pubblicato aprile 16, 2009 da Life in Maryland in Pensieri sparsi

Carramba che sorpresa   4 comments

Mia nonna (a destra), sua sorella Mary, sulle scale della casa di Primrose

Mia nonna (a destra), sua sorella Mary, sulle scale della casa di Primrose

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La scuola

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Mia nonna (prima a destra), sua madre e alcune sorelle

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Il mio bisnonno con la prima moglie e i primi 3 figli (Teresa e' la prima a destra)

Cugini

Cugini

In molte famiglie italiani ci sono i “parenti americani”, io non faccio eccezione: il mio bisnonno materno e’ emigrato dalla provincia di Reggio Emilia negli Stati Uniti alla fine del 1800, anche lui, come tanti, e’ arrivato a Ellis Island ed io mi immagino che si sia messo in fila davanti ai funzionari dell’immigrazione che gli hanno storpiato il nome e gli hanno controllato i denti come fosse un cavallo (in oltre 100 anni devo dire che l’immigrazione non e’ cambiata una briciola, scortesi ed arroganti come immagino fossero ai tempi del mio bisnonno). Si e’ stabilito in Pennsylvania, vicino a Pittsburgh, terra di minatori e di emigranti italiani e belgi. Il mio bisnonno ha fatto fortuna e ha comprato lo store del paese, ha preso 2 mogli (una di seguito all’altra) e ha fatto 7 femmine e 1 maschio: mia nonna era la quinta figlia.

Per tutta la sua vita e’ stata orgogliosa di essere nata a Primrose, a volte, quando scherzando la chiamavo reggiana con la testa quadra (vecchia diatriba fra parmigiani e reggiani), lei mi diceva: “no, io sono americana” ed ancora mi ricordo, le rare volte che diceva qualche parola in inglese, lo stupore di sentire un accento perfetto, senza nessuna inflessione “italiana”. Dai suoi racconti io mi sono sempre immaginata la sua casa sopra il negozio come la casa di Nellie Oleson, della “Casa nella Prateria”.

Quando, alcuni anni dopo la Grande Guerra, il mio bisnonno decise di tornare in Italia, a Primrose, vicino a Pittsburgh, rimase Teresa, la prima figlia, a quel tempo gia’ sposata e madre di una bambina. Teresa ha fatto altri 6 figli ed e’ morta nel 1962; dopo la sua morte si sono perse le tracce dei suoi figli e dopo tanti anni nessuno piu’ si ricordava nemmeno del cognome di suo marito ..ma poi sono arrivata io e Ancestry.com…e ho trovato un sacco di documenti, dalla lista dei passeggeri della Fulda, la nave con cui il mio bisnonno era arrivato in USA a 23 anni, al censimento del 1910 con i dati dei suoi primi 4 figli. E ho rintracciato Philip Jr. e Wanda, figli di Teresa (quindi cugini di mia madre), che ancora vivono vicino a Primrose, Pittsburgh. Ci siamo incontrati l’anno scorso, quando i miei genitori erano qui in visita ed e’ stato emozionante; ci hanno portato a visitare i luoghi dell’infanzia di mia nonna: purtroppo lo store con la casa non c’e’ piu’, al suo posto uno spiazzo sterrato, ma c’e’ ancora la scuola…chissa’ cosa direbbe mia nonna se sapesse che finalmente siamo stati a Primrose….

PS I Pittsburgh Steelers hanno vinto il Super Bowl, che sta al football americano come il Campionato del Mondo sta al calcio, URRAH

Pubblicato febbraio 12, 2009 da Life in Maryland in Pensieri sparsi